La Società in cui viviamo è ancora profondamente fondata sul binarismo di genere. E il mondo della Logopedia non fa differenza. Si tende a pensare che tutti abbiano un genere dato alla nascita e tutti siano eterosessuali.
Dunque nasce il problema della “invisibilità” delle persone trans o non binarie che pure possono ammalarsi (Ictus, Parkinson…) o essere genitori.
Al massimo, si arriva a pensare che in talune situazioni, le persone vogliano passare da un genere all’altro.
Anche nel Training Vocale si pensa che la voce debba diventare per forza o maschile o femminile ma non è detto.
Sempre più persone cercando di esplorare la loro identità al di là dell’ottica binaria (donna/uomo).
Dunque anche nella Logopedia rivolta a persone Trans o Non binarie è importante ricordare che il Training Vocale è un processo co-costruito, nel quale il nostro ruolo è supportare le persone nel raggiungere i loro obiettivi e non i nostri (spesso condizionati dal pregiudizio che si tratti sempre di “passare” da un genere all’altro, ad esempio da una voce femminile a una voce maschile).
Dobbiamo ripensare al modo in cui NOI inquadriamo identità, voce, comunicazione.
Le persone potrebbero sentirsi in un punto qualsiasi dello spettro o l’idea di genere potrebbe non essere affatto interessante dal loro punto di vista.
Ciò che cerchiamo di trovare , insieme al paziente, è l’autenticità di una voce che corrisponde alla SUA identità e personalità
#vocaltraining #transpeople #nonbinary #speechtherapy #logopedia